Mi chiamo Jacopo Franchi, sono nato nel 1987, vivo a Milano dove lavoro come social media manager per Cariplo Factory.
Sono membro del Digital Wellbeing Lab dell’Università Bicocca e socio del Movimento Etico Digitale per l’educazione alle nuove tecnologie nelle scuole primarie e superiori.
Sono l’autore del sito che stai visitando in questo momento e di tre saggi sui social media, la moderazione di contenuti online e i nuovi oggetti digitali.
Scopri di più su di me e sui miei libri
Il primo saggio, pubblicato nel 2019, è una riflessione sull‘impatto dei social nelle relazioni quotidiane fra persone, e in particolare per le categorie comunemente ritenute più fragili della popolazione come i giovani, gli anziani, gli immigrati, le persone affette da disabilità fisiche, coloro che dispongono di minori risorse materiali e possibilità di accesso all’informazione. Si intitola “Solitudini connesse. Sprofondare nei social media” ed è tuttora disponibile in libreria e online.
Il secondo saggio, pubblicato nel 2021, è il primo libro italiano sul lavoro dei moderatori di contenuti e ha l’ambizione di analizzare le conseguenze delle nuove tecnologie sulle nuove forme di lavoro anonimo e intercambiabile generato dalle piattaforme digitali. Si intitola “Gli obsoleti. Il lavoro impossibile dei moderatori di contenuti” e ha avuto un percorso più accidentato del primo – essendo uscito nel pieno della seconda ondata della pandemia – ma nondimeno ha generato una scia di articoli, seminari, tesi di laurea e interviste che spero possano ispirare altri ricercatori e studiosi in futuro.
Il terzo saggio, “L’uomo senza proprietà. Chi possiede veramente gli oggetti digitali” è stato pubblicato a giugno di quest’anno e ha ancora tanta strada da fare davanti a sé.
Date queste premesse, è abbastanza scontato sottolineare il fatto che ho scelto di fare del digitale il mio lavoro e il mio principale oggetto di studio: è grazie alla mia esperienza lavorativa quotidiana che traggo spunti di ispirazione per quello che scrivo, così come è grazie al contatto continuo con mondi diversi tra loro – dalle startup alle aziende, dalle università al mondo del volontariato – che ho la possibilità di avvicinarmi al punto di vista di chi si serve degli strumenti digitali in maniera più o meno consapevole.
L’obiettivo che perseguo nel mio lavoro, nella scrittura e nelle attività di divulgazione è quello di contribuire a ridurre la distanza esistente tra ciò che le nuove tecnologie conoscono delle persone e ciò le persone conoscono delle nuove tecnologie, e contribuire alla nascita di nuovi modelli di servizi digitali più sostenibili, inclusivi e trasparenti di quelli visti finora. Umanesimo Digitale, online dal 2016, è il “luogo” dove più di ogni altro mi metto alla prova pubblicamente, condividendo idee e pensieri da cui nascono – talvolta – intuizioni di più ampio respiro.
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