Categoria: Giornalismo
-
L’impronta ecologica del digitale è una questione in gran parte ancora aperta
Una riflessione stimolata dalla lettura del libro “Inferno digitale. Perché Internet, smartphone e social network stanno distruggendo il nostro pianeta”, del giornalista e documentarista francese Guillaume Pitron, sull’impronta ecologica dell’industria digitale e le contraddizioni insite nei movimenti ambientalisti che di questa industria si servono per veicolare i propri messaggi e aggregare i propri membri su…
-
Piattaforme che non lo erano
La parola “piattaforma” è da tempo entrata nel linguaggio comune come sinonimo delle più grandi aziende tecnologiche digitali, senza che sia mai stata fatta una distinzione netta tra quelle che sono riuscite davvero a diversificare i propri servizi e quelle che hanno fallito. Oggi, concedere universalmente a un’azienda tecnologica lo status di “piattaforma” non è,…
-
La moderazione dei commenti sui giornali: riflessioni sul caso “Le Monde”
La moderazione dei commenti rappresenta un costo e una sfida non indifferente per la maggiore parte dei giornali e siti d’informazione online, come dimostrano i numeri diffusi da “Le Monde” e confrontabili con il contesto italiano.
-
I limiti della critica digitale
Mentre si moltiplicano in tutto il mondo i cori di voci critiche nei confronti di Facebook, Google, Amazon e altre grandi aziende tecnologiche, la traiettoria di crescita di queste ultime non sembra destinata a deviare nel breve termine: e se fosse, in parte, anche a causa delle critiche stesse?
-
Giornalismo: uno sguardo globale
Sintesi e commento della decima edizione del Digital News Report, realizzato dal Reuters Institute, sullo stato dell’arte del giornalismo globale per quanto riguarda i modelli di business e il rapporto con i lettori e le piattaforme digitali.
-
Il nuovo business del fact-checking
Non è volontariato, ma neppure giornalismo: luci e ombre dell’industria globale del fact-checking verso cui le grandi aziende tecnologiche stanno destinando risorse crescenti ma senza giungere a risultati apprezzabili in termini di qualità e trasparenza verso gli utenti.
-
“E se lanciassi una newsletter a pagamento?”
Sono sempre di più i giornalisti che decidono di abbandonare la collaborazione con i giornali per lanciare una propria newsletter a pagamento: l’esempio di Casey Newton nell’era dei social e della condivisione gratuita.
-
Sono solo chiacchiere da bar
In che modo la pagina Facebook di un quotidiano locale può diventare una fonte di testimonianze utile ad approfondire il retroterra culturale di una notizia di cronaca nera. Il caso di Manduria.
-
WikiTribune: un modello per il giornalismo che cambia
Ospite al Wired Next Fest 2018, Orit Kopel ha ripercorso i primi mesi di WikiTribune, la piattaforma di news lanciata in collaborazione con il vulcanico fondatore di Wikipedia, Jimmy Wales, esempio da prendere come spunto per un giornalismo più aperto alla contaminazione con il suo pubblico.
-
Fake news: due ricerche a confronto
Una riflessione sui risultati della prima ricerca sulla diffusione delle fake news nel nostro continente, realizzata dal Reuters Institute, e il paragone con una ricerca contemporanea dell’Università di Oxford.
-
Spunti per una teoria critica delle fake news
La vicenda dell’autista dell’autobus di Parma è un esempio significativo per capire come nascono e si diffondono le “fake news”, e perché i giornalisti di professione ne sono spesso i primi responsabili.
-
Valigia Blu: come si finanzia l’informazione di qualità
Per il secondo anno consecutivo è online la campagna di crowdfunding per sostenere Valigia Blu, blog collettivo nato nel 2010 e animato da oltre dieci persone tra giornalisti, programmatori, grafici e vignettisti, uniti dall’intento di realizzare un’informazione di qualità in Rete e correggere errori e orrori di quella – forse impropriamente – ritenuta storicamente più…
-
Breaking Media: il giornalismo dopo i giornali
Il saggio breve “Salvare i media” di Julia Cagé (in foto) è un coraggioso tentativo di individuare un modello di business più equo per i giornali online: eppure, il futuro del giornalismo potrebbe essere slegato dalla sopravvivenza dei giornali così come li abbiamo conosciuti fino ad oggi.
-
Wikipedia Zero sta violando la neutralità della Rete?
Tra i dibattiti che ho seguito durante il raduno mondiale di Wikipedia a Esino Lario mi ha interessato particolarmente quello dedicato al programma Wikipedia Zero e alle sue conseguenze per il principio di neutralità della Rete. Ne ho parlato con Lionel Scheepmans, antropologo, membro attivo del French Wikiversity Project e con Adele Vrana, Head of…
-
Il sogno di un Giornale Europeo: idee, spunti e riflessioni
L’Europa unita è forse il sogno più grande a cui la mia generazione può aspirare. Per raggiungerlo, c’è bisogno di un giornale europeo, libero, digitale, multilingue e capace di comunicare al maggior numero possibile di lettori e cittadini. Qualche idea da condividere con chi potrebbe dare il suo contributo.
-
Giornalismo online: l’età della pietra?
Il giornalismo in Italia sta vivendo in questo periodo una fase cruciale della sua storia. Stretto tra la crisi, economica ma soprattutto identitaria, dei giornali cartacei, e l’esplosiva vitalità dell’informazione online, non ha ancora trovato i mezzi (l’oro) necessari al suo sostentamento e al salto di qualità chiesto a gran voce dai lettori. Analisi.
-
Gian Francesco Secchi De Casali: Il primo giornale italiano in America è stato fondato da un piacentino
Sommario: Vita e opere di Gian Francesco Secchi de Casali, piacentino, fondatore e direttore del primo giornale in lingua italiana negli Stati Uniti, «L’Eco d’Italia» (1850-1894), e promotore della colonizzazione italiana di Vineland, nel New Jersey.
-
GLocal 2012, a lezione da Varese News
80.000 utenti unici al giorno, 36.000 fan su Facebook, 3.900 follower su Twitter e nuovi progetti di espansione. Dal 15 al 17 novembre 2012 tutti i grandi e piccoli attori del giornalismo online erano a Varese – al GLocal Festival – per andare a lezione da Varesenews. Il sito d’informazione che in Italia fa scuola nel mondo dell’informazione…
-
L’italiano torna al suo paes(ello)
Nove mesi a Parigi. Sono tornato in Italia, nel paesello che mi ha visto nascere e dove ho abitato per 23 anni su 25. Dopo nove mesi a Parigi, sono tornato al caffè espresso al bar, ai telegiornali in italiano la sera, all’invio giornaliero di curriculum e al tentativo di dare continuità alla mia carriera professionale di giornalista. Che,…